L’uomo contemporaneo è ammalato, forse gravemente. E l’origine del “disagio della civiltà” va cercata, in particolare, in quel nichilismo che, sul finire del secolo scorso, Nietzsche ha reso in modo così potente. Di fronte all’assenza di senso che lo accompagna in ogni passo dell’assoggettamento tecnico-scientifico del mondo, dopo aver sperimentato cocenti delusioni, angosce e paure, ha rivolto lo sguardo al “remoto” passato, col desiderio di ritornare alle proprie radici culturali. Ha così riscoperto la saggezza dei Greci, che di nuovo si impone come un punto di riferimento ineludibile per chiunque intenda costruire la propria identità.
Nel suo libro “Saggezza antica”, il prof. Reale traccia una sorta di itinerario fra i mali che affliggono l’uomo di oggi, mostrando come la saggezza antica riveli i modi per la “cura” del disagio contemporaneo. Queste “terapie”, forse, non riusciranno a guarire, ma almeno leniranno il dolore e la disperazione.
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Giovanni Reale